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Agonia della luna

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AGONIA DELLA LUNA.

E' morto il guardiano del faro.
Cento coltellate nel costato.
Sventrato giace sullo scoglio dell'isola che non c'è...
Il vento di levante scompiglia l'anima.
Piange Selene.
Cadono migliaia di gocce di luce.
Solo pietre di ghiaccio.

 

Pirati bevono wisky e brindano al grande buio.
Vascelli fantasma cavalcano onde di morte.
Colature di vernice nera sulla “notte stellata”
"La selva" più non si rischiara.
La perfezione del cerchio è in difetto.
E voi che l'avete stuprato possiate cadere
dentro le viscere della terra.
Ch'essa divenga la vostra fossa comune.

 

Ad Oriente
Fuoco sugli ospedali dei bambini. 
Nei vicoli.
Nei quartieri.
Sulle scuole.
Nei giorni macchiati di odio
Nelle vesti zuppe di sangue della notte.
Impallidisce la tua luce Luna!
Noi
morti viventi sbattiamo da ogni parte.

 

Allorquando
l'innocente giglio ti feconderà
di sperma candido.
Tornerai perla lucente.
Noi
dall'utero della terra
risorgeremo
In un mondo
non ancora accaduto.

Serenella Menichetti.

 Cristiana Fischer - 17/08/2016 19:43:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

la vera speranza, forse assurda, è che spesso i fari... vanno avanti da soli!

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